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sabato, gennaio 17, 2015

intervista a Charlie Hebdo...

La rivista torna in edicola dopo il massacro con le sue nuove
 vignette addirittura in 3 milioni di copie, tradotta in 16 
lingue e distribuita in tutto il mondo. L'obiettivo - ancora una 
volta - è quello di far ridere.
 " Spero che le copie vendute siano anche più di un milione.
 Questi fascisti religiosi devono capire su cosa hanno sparato ".


Il caporedattore Gerard Biard lo ripete più di una volta: il
 numero 1178 " avrà lo stesso tono di tutti quelli che abbiamo
 fatto fino ad oggi. Non ci saranno necrologi o spazi vuoti. Ma 
disegni e testi inediti ".
E continua: " Come quello che facciamo ogni settimana da oltre 20 anni -
 spiega il caporedattore - sarà un numero con cui cercheremo di 
far ridere, perchè questo è quello che sappiamo fare meglio. 
Abbiamo iniziato a lavorarci da giovedì, all'indomani
 dell'attentato. Proveremo ad esprimere le nostre idee, e quando 
parlo di nostre idee significa di tutta la redazione, compresi 
quelli che non ci sono più. Sarà il giornale che conoscete. Avrà 16 pagine. Lo stesso che è sempre stato, e spero sarà sempre,
 anche se non sarà possibile ignorare 17 morti ".
" Siamo contenti per la marcia repubblicana - dice Biard che
 all'avvenimento dedicherà le due pagine centrali, come avviene 
di solito per i reportage di cronaca -. Negli ultimi anni ci
 siamo sentiti un pò soli in questa lotta. E non vorremmo che 
fosse un fuoco di paglia. Ci piacerebbe si capisse che la 
religione deve restare nello stretto dominio dell'intimità, 
altrimenti non la finiremo mai col fascismo religioso. La 
laicità è il solo valore che permette l'esercizio della
 democrazia ".
Parlando della manifestazione, il caricaturista Luz, che si
 definisce 'oscurantofobo', non riesce a trattenersi. " Tutti quei
 politici alla marcia, l'ho trovata una situazione surreale. 
Improvvisamente mi sono trovato davanti tutti i miei personaggi, 
l'assurdita' contro cui tutti noi di Charlie lottiamo. Poi c'è
stato un piccione che ha 'bersagliato' Hollande su una spalla, 
mi ha fatto ridere. Mi ha strappato all'emotività. E la
situazione è diventata ancora più assurda quando qualcuno si è avvicinato al presidente, l'ha abbracciato e né ha tolta un pò.
 Dentro di me ho ringraziato quel piccione. E' il benvenuto nella 
nostra redazione ".
Il disegnatore olandese Bernard Willem Holtrop, in arte 
Willem, suona ancora più corrosivo: " Ho visto che abbiamo molti
 nuovi amici, come il Papa, la Regina Elisabetta e Putin. Questo
 mi fà ridere davvero ".
 
                                                                                                                                    da "Panorama "

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by giorno26 ღ