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giovedì, giugno 20, 2019

Patate in tecia

Le patate in tecia si preparano lessando le patate mentre faremo soffriggere la cipolla, le patate verranno quindi pelate e messe nel tegame con la cipolla aggiustando di sale e pepe. 

Ingredienti


- 1/2 Kg di patate
- 1 cipola
- 50 gr di lardo tagliato a pezzettini
- 2 mestoli di brodo di carne
- sale e pepe q.b.

- Lessare le patate in abbondante acqua bollente. Far soffriggere lentamente la cipolla nel lardo senza farla imbiondire in un tegame capiente.

Pelare le patate e tagliarne parte in pezzettoni e parte schiacciarle con la forchetta. Mettere il tutto nel tegame con la cipolla. Portare a fuoco medio. Salare e pepare.

Aggiungere il brodo e proseguire la cottura girando ogni tanto le patate per consentire la formazione di una deliziosa crosticina. Quando le patate inizieranno ad attaccarsi ai bordi della pentola saranno pronte. Servire calde.

Curiosità:
Le patate in tecia sono un piatto della tradizione friulana, un contorno tipico del Friuli Venezia Giulia particolarmente diffuso a Trieste. Un contorno davvero gustoso da servire caldo, che un tempo veniva preparato dalle massaie triestine in una padella di ferro annerita: dopo la preparazione, infatti, non andava lavata, ma solo strofinata con della carta resistente. Era questo il segreto per realizzarle dorate e croccanti con la tipica crosticina. Oggi si preparano nella classica padella antiaderente, ottenendo  così una cottura più sana e veloce. Per la preparazione le patate vanno prima lessate, poi pelate e tagliate a pezzetti e in parte schiacciate. Vengono poi cotte con lardo e cipolla, a cui è possibile aggiungere della pancetta per renderle ancora più gustose, vanno poi servite ben calde per accompagnare i nostri secondi di carne.



domenica, giugno 02, 2019

Io mi abbraccio sola...

Non soffriamo per amore, soffriamo perché non ci amiamo. Soffriamo perché cerchiamo nell’altro quelle attenzioni che aspettavamo dal padre, quella cura che richiedevamo alla madre.
Siamo diventati adulti senza essere bambini. E ora nella relazione portiamo quei bambini negati, quei bambini che non hanno potuto piangere ed essere consolati. Portiamo quei bambini che volevano arrabbiarsi ma venivano sgridati. Quei bambini che volevano correre liberi e venivano puniti. Quei bambini che volevano essere accolti ma non c’era il tempo.
​Partiamo da qui; partiamo da comprendere che nella relazione stiamo portando due bambini non visti e non due persone adulte. Stiamo portando dei pezzi incompleti che chiedono di trovare completezza.
È importante trovare in noi quella interezza per poter portare di fronte all’altro un adulto pieno di sé che non sta in relazione per bisogno ma che sceglie l’altro in ogni istante per aumentare la felicità.
Partiamo dal prenderci cura noi per primi delle ferite del nostro bambino interiore perché a nessun altro spetta questo compito. Se cerchiamo la felicità dobbiamo rimboccarci le maniche e muoverci per andare a prenderla. Dobbiamo amare quel bambino che ci guarda con occhi pieni di vita che aspettano solo di brillare.
Abbracciamo quel bambino e diciamogli con amore: 
Io mi prenderò cura di te.
Io lo posso fare.


sabato, giugno 01, 2019

Spaghetti alla puveriello.

Tempo di preparazione solo 5 minuti.

Ingredienti:
80 gr. di spaghetti cotti al dente
2 uova
1 cucchiaio di strutto
formaggio parmigiano grattuggiato q.b.

Modalità:
Mentre gli spaghetti cuociono, in una piccola padella mettete lo strutto e fate 1 uovo all'occhio di bue.
Scolate gli spaghetti al dente, e amalgamatevi il 2 uovo sbattuto restato.
Poggiatevi poi sopra l'uovo all'occhio di bue.
Spolverate poi sopra il tutto, con abbondante parmigiano.
Accompagnate questo piatto con un buon bicchiere di vino bianco.
Ed ora siete pronti a gustarvi questa delizia della tradizione Campana ?