Presi il treno
lasciando il nostro addio
lasciando il nostro addio
sulle tue labbra
al posto mio.
Spensi il cielo
per non vedere più
com’èra la vita
senza di te.
La solitudine
che se ne và sopra le nuvole.
Un sogno brucia
alla stazione sud...
Non mi spaventa,
ti aspetterò.
Sei lontano
questa sera
che mi fa vivere di noi.
Sei come il vento che vedo andar via
Non puoi esser quì
Non puoi esser quì
e così sia....
Alla stazione, dal finestrino, mentre aspettavo che il treno partisse, guardavo la gente che si salutava.
Non riescivo a sentire cosa si dicevano ma i gesti, le smorfie ed i sorrisi erano esaustivi.
Lui mi teneva il viso tra le mani, mi sfiorava con il suo respiro, cercava un ultimo conforto prima di salutarmi.Non riescivo a sentire cosa si dicevano ma i gesti, le smorfie ed i sorrisi erano esaustivi.
Io lo guardavo supplicante, avrei voluto trattenere il tempo, rubavo ancora qualche bacio.
Poi una lacrima...
.... una lacrima che non si consumerà mai più ... una lacrima che terrà unita, come una partita di calcio Italia-Francia.
Buon Natale anche a te !
RispondiEliminaBuon Natalie. Love your poem.
RispondiEliminaBeautiful
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