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sabato, maggio 25, 2013

LA - Mayor of Los Angeles * May 21, 2013...

Il nuovo eletto sindaco di Los Angeles ( 13° distretto )si chiama Eric Garcetti, cognome di mutazione etimologica da una radice presumibilmente italiana come era il bisnonno, Massimo Garcetti,  immigrato in Messico da non precisata  localita’ italica. 
Con il nonno, la famiglia ormai messicana si è trasferita in USA e il neo-sindaco somma alle 2 componenti etniche anche quella ebraica da parte di madre. 
born February 4, 1971
" Confezione " multi-etnicamente corretta dunque, specie dopo il packaging della campagna elettorale. 
Ma attenzione prima di adottare il sindaco " italoamericano "; sarebbe pretestuoso quanto definire italo-americano Leonardo di Caprio, uno che aldilà del cognome ha ben poco da spartire con un ipotetico " retaggio " italiano, molto più legato semmai alla mamma di origine tedesca e comunque soprattutto figlio di una California post-70’s  squisitamente "pop" e esponenzialmente rimossa  dai vecchi mondi: antitesi di radicamento culturale (a differenza, metti,  di un vero italian-american di 2° generazione come M.Scorsese). 
L.Di Caprio ha fatto il liceo a un tiro di schioppo da casa Garcetti che è anche lui una figura  "post-etnica": anche le origini ispaniche ben più utili ai fini elettorali, sono in gran parte una montatura per l’immagine pubblica (non come l’uscente Villaraigosa, chicano rampante ma autentico di East LA). 
Se ha una matrice, il nuovo sindaco è semmai quella di politico neo-bohemian, "hipster" e post ideologico – il che spiega forse la scarsa affluenza alle urne: un patetico 19% degli aventi diritto, record negativo di sempre.  
La realtà è che  E. Garcetti è una figura piuttosto blanda di riformatore urbano illuminato di corrente obamiana (la sua avversaria Wendy Greuel era clintoniana doc) e da sindaco si dovrà occupare di dinamiche post-ideologiche coniugando temi di sviluppo all’esigenza di  una vaga coscienza  civica – il mix che caratterizza per lo più oggi le amministrazioni cittadine occidentali. 
A LA significa in parte traghettare il modello di sprawl sub-urbano verso un modello più coeso di agglomerato urbano (con energia pulita, trasporti pubblici, verde) che amalgami, per dire, la  maggioranza demografica ispanica e le elite del'industria culturale, sempre sotto l'egida unificante del vago edonismo della città che Rayner Banham aveva giustamente battezzato le Pianure dell' ID.

by di Luca Celada 
pubblicato il 23 maggio 2013

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by giorno26 ღ