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lunedì, marzo 31, 2008
domenica, marzo 30, 2008
....
Il cammino spirituale autentico non conosce il conforto della compagnia, né il terpore della consolazione.-
E' nudità, solitudine, asprezza, disperazione nella tempesta, senza fari all'orizzonte.-
E' il legno della tua barca che affonda nel gorgo, il nulla che lo stritola assieme alle tue ossa.-
Ma questo nulla non è quello dei filosofi.-
Più lo affronti, più scopri che è nutrimento, una roccia.-
Quella roccia che da tempo cercavi per edificare la tua casa.-
per Patrizia.-
Il cammino interiore è simile al lavoro che una volta facevano gli uomini per accendere il fuoco.-
Si batte e si ribatte una pietra contro l'altra, senza stancarsi, finché scocca la scintilla.-
Per nascere il fuoco ha bisogno del legno ma per divampare deve aspettare il vento.-
Cerca dunque sempre il fuoco nella tua vita, attendi il vento, perchè senza fuoco e senza vento i nostri giorni non sono molto diversi da una mediocre prigionia.-
Bene bene....sono in ferie, e anche se è domenica, tutto acquista un sapore nuovo...fatto di calma, rilassatezza, tranquillità, mente libera da pensieri fastidiosi...ho molte cose da fare in casa ed adesso mi aggingo a continuare ciò che ieri avevo iniziato...in ogni caso qualsiasi cosa faccio pur essendo un lavoro in questo momento diventa solo puro piacere....buona domenica a tutti.-
sabato, marzo 29, 2008
In Italia, ogni giorno è una nuova ...
Per rispettare la nuova normativa antiriciclaggio bisognerà scrivere a mano “non trasferibile”...
L'Abi si fa sotto e prepara le banche ai cambiamenti che dal 30 aprile riguarderanno assegni e mezzi di pagamento al portatore.
In due note inviate dall'associazione agli istituti vengono ricordate le nuove norme.
La prima e più importante riguarda gli assegni.
Per poter utilizzare quelli già in circolazione anche dopo la fine di aprile bisognerà scrivere sul modulo “non trasferibile”.
La dicitura può essere messa a mano dal traente senza che siano necessarie altre formalità.
E questo era stato già anticipato dal ministero dell’Economia con una circolare destinata a risolvere alcuni problemi applicativi relativi alle nuove misure antiriciclaggio, introdotte dal decreto legislativo n. 231 del 2007 (nello specifico dall’articolo 49, che stabilisce nuovi limiti all’uso del contante e dei titoli al portatore).
La nuova normativa stravolge quindi le regole per gli assegni liberi.
Dal 30 aprile dovranno essere chiesti all’istituto di credito per iscritto, pagando un’imposta di bollo di 1,5 euro per libretto.
Gli assegni potranno essere utilizzati solo per pagamenti sotto i 5 mila euro e ogni girata dovrà, inoltre, riportare il codice fiscale.
Di conseguenza diverranno di norma gli assegni “ non trasferibili ”.
Riguardo ai libretti ritirati dai clienti prima del 30 aprile e utilizzati dopo, si applicherà il tetto dei 5 mila euro, ma non saranno soggetti al bollo.
Non è fissata alcuna soglia per gli assegni bancari e postali emessi “ a me medesimo ”.
Il decreto impone che possano essere girati solo per l’incasso direttamente a una banca o alle poste.
Se l’assegno viene emesso in modo irregolare, si potrà comunque incassare, ma l’istituto di credito dovrà segnalare il fatto al ministero che applicherà le sanzioni previste dalla legge :
dall’ 1 al 40% dell’importo trasferito.
La girata irregolare blocca l’incasso degli assegni “ liberi ”.
Per ottenere la somma occorre risalire la catena e rivolgersi all’ultimo girante in regola.
Altra norma è quella sull' adempimento fiscale relativo al bollo.
Qui l'Abi fa presente che anche l'Agenzia delle Entrate in una circolare ha accolto l'invito a non gravare troppo sulle banche.
Così si è deciso di permettere loro di pagare l'imposta bollo di 1,5 euro, pagata dai clienti che chiedono moduli trasferibili, in maniera virtuale per assegni bancari, circolari e vaglia cambiari usati senza clausola di trasferibilità.
Il primo versamento coinciderà con il pagamento periodico della rata bimestrale del 30 giugno.
Entro gennaio 2009 le banche dovranno poi fare il bilancio consuntivo, distinguendo per voce di tariffa.
Ma in Italia, non hanno nulla a cui pensare ?
venerdì, marzo 28, 2008
mercoledì, marzo 26, 2008
martedì, marzo 25, 2008
lunedì, marzo 24, 2008
Lo sapevate che...
Tanto per ridere un pò in questa giornata uggiosa...
1. - E' impossibile leccarvi il gomito.2. - Un coccodrillo non può tirare fuori la lingua.
3. - Il cuore di un gamberetto è nella testa.4. - In uno studio effettuato su circa 200.000 struzzi, durato più di 80 anni, non si è mai visto uno struzzo mettere la testa nella sabbia.5. - I maiali non possono fisicamente guardare il cielo.6. - Più del 50% delle persone, in tutto il mondo, non hanno mai fatto o ricevuto telefonate.
7. - I ratti ed i cavalli non possono vomitare.8. - Se starnutite troppo forte, potreste rompervi una costola.9. - Se tentate di trattenere uno starnuto, potrete causarvi la rottura di una vena nel cervello o nella nuca, e potreste morire.10. - Se, contro natura, tenete gli occhi aperti mentre starnutite, potrebbero uscirvi dalle orbite.11. - I ratti si moltiplicano così rapidamente che, in soli 18 mesi, una coppia può avere più di 1 milione di discendenti.12. - L'accendino è stato inventato prima dei fiammiferi.13. - Il 35% delle persone che usano annunci personali nei giornali, per trovare un compagno o una compagna, sono sposati.14. - Nel mondo, il 23% dei problemi alle macchine fotocopiatrici sono causate da persone che si siedono sull'apparecchio per fotocopiarsi il sedere.15. - Nella durata media di una vita, una persona che dorme ingoierà 10 ragni e 70 insetti.16. - La maggior parte dei rossetti contengono delle lische di pesce.17. - Come le impronte digitali, l'impronta della lingua è diversa per ogni uomo.
18. - Il 75% delle persone che leggono questo post hanno provato a leccare il proprio gomito !
E tu di certo avrai provveduto a mantenere alta questa percentuale!
1. - E' impossibile leccarvi il gomito.2. - Un coccodrillo non può tirare fuori la lingua.
3. - Il cuore di un gamberetto è nella testa.4. - In uno studio effettuato su circa 200.000 struzzi, durato più di 80 anni, non si è mai visto uno struzzo mettere la testa nella sabbia.5. - I maiali non possono fisicamente guardare il cielo.6. - Più del 50% delle persone, in tutto il mondo, non hanno mai fatto o ricevuto telefonate.
7. - I ratti ed i cavalli non possono vomitare.8. - Se starnutite troppo forte, potreste rompervi una costola.9. - Se tentate di trattenere uno starnuto, potrete causarvi la rottura di una vena nel cervello o nella nuca, e potreste morire.10. - Se, contro natura, tenete gli occhi aperti mentre starnutite, potrebbero uscirvi dalle orbite.11. - I ratti si moltiplicano così rapidamente che, in soli 18 mesi, una coppia può avere più di 1 milione di discendenti.12. - L'accendino è stato inventato prima dei fiammiferi.13. - Il 35% delle persone che usano annunci personali nei giornali, per trovare un compagno o una compagna, sono sposati.14. - Nel mondo, il 23% dei problemi alle macchine fotocopiatrici sono causate da persone che si siedono sull'apparecchio per fotocopiarsi il sedere.15. - Nella durata media di una vita, una persona che dorme ingoierà 10 ragni e 70 insetti.16. - La maggior parte dei rossetti contengono delle lische di pesce.17. - Come le impronte digitali, l'impronta della lingua è diversa per ogni uomo.
18. - Il 75% delle persone che leggono questo post hanno provato a leccare il proprio gomito !
E tu di certo avrai provveduto a mantenere alta questa percentuale!
domenica, marzo 23, 2008
... provo di nuovo
Che giorno sia non sai
mentre vai dove adesso non mi vedi ovunque sei sarai dentro i miei sogni ormai.
Muovo le ali di nuovo
riprovando a non cadere da sola nel vuoto
per cominciare a diventare così
com'é che avrei dovuto
solo se avessi comunque davvero voluto
tutte le cose che vedo
così nuove che a volte nemmeno ci credo
ed ho paura che il calore di un raggio di sole
che ho sopra la testa
sciolga le ali di cera o mi abbagli la vista
e ora non starmi a sentire
tanto guarda ho anche paura di farti capire
sono bene o male
solo soltanto parole
come gocce che non cambiano
il livello del mare non scende e non sale
ma sotto qualcosa si muove
e sono tutte quelle voci che tornano nuove
e tornano più forti in un giorno come gli altri.
Muovo le ali di nuovo
verso un posto nuovo
muovo le ali di nuovo
perchè cerco un posto nuovo
muovo le ali di nuovo
verso un posto nuovo diverso.
Dentro ai miei sogni ormai
cosa c'é
e cosa resta
soltanto i mostri che ho dentro alla testa
non era oro quello che brillava
non era eterno quello che restava
non era amore neanche quello che mi amava
eppure mi sembrava la sola cosa sicura che avevo
ma mi sveglio lentamente
non può piovere per sempre
nessuno ti dice mai niente
infatti a me nessuno mi ha detto mai niente
e qual'é veramente il problema
rimanere da soli
o cambiare sistema
e se una cosa importante vale meno di zero
e una cazzata qualunque diventa un delirio
io spingo e vado avanti in questo giorno come tanti.
E allora tiro due righe sul conto
e sono stanca di scappare da quello che ho intorno
perchè ho bisogno di provare di nuovo da sola a capire se cado
come se avessi comunque davvero vissuto
muovo le ali di nuovo
verso un posto nuovo diverso.
sabato, marzo 22, 2008
Ho imparato...
Ho imparato... che nessuno è perfetto, finchè non ti innamori.
Ho imparato... che le opportunità non vanno mai perse, perchè quelle che lasci andare, le prende qualcun altro.
Ho imparato... che quando serbi rancore e amarezza, la felicità va da un'altra parte.
Ho imparato... che bisognerebbe sempre usare parole buone, perchè domani forse si dovranno rimangiare.
Ho imparato... che un sorriso è un modo economico per migliorare il tuo aspetto.
Ho imparato... che non posso scegliere come mi sento, ma posso sempre farci qualcosa.
Ho imparato... che tutti vogliono vivere in cima alla montagna, ma tutta la felicità e la crescita avvengono mentre la scali.
Ho imparato... che bisogna godersi il viaggio e non pensare solo alla meta.
Ho imparato... che è meglio dare consigli solo in due circostanze, quando sono richiesti e quando ne dipende la vita.
Ho imparato... che meno tempo spreco, più cose faccio.
Se anche tu non fossi mio padre
..per il mio " 19 " marzo....
Se anche tu non fossi il mio Padre
se anche fossi a me un estraneo,
per te stesso egualmente t'amerei.
Ché mi ricordo d'un mattin d'inverno
che la prima viola sull'opposto
muro scopristi dalla tua finestra
e ce ne desti la novella allegro.
Poi la scala di legno tolta in spalla
di casa uscisti e l'appoggiasti al muro.
Noi piccoli stavamo alla finestra.
E di quell'altra volta mi ricordo
che la sorella mia piccola ancora
per la casa inseguivi minacciando
(la caparbia aveva fatto non so che).
Ma raggiuntala che strillava forte
dalla paura ti mancava il cuore:
ché avevi visto te inseguir la tua piccola figlia,
e tutta spaventata tu vacillante l'attiravi al petto,
e con carezze dentro le tue braccia
l'avviluppavi come per difenderla
da quel cattivo che eri il tu di prima.
Padre, se anche tu non fossi il padre,
se anche fossi a me un estraneo,
fra tutti quanti gli uomini già tanto
pel tuo cuore fanciullo t'amerei.
Se anche tu non fossi il mio Padre
se anche fossi a me un estraneo,
per te stesso egualmente t'amerei.
Ché mi ricordo d'un mattin d'inverno
che la prima viola sull'opposto
muro scopristi dalla tua finestra
e ce ne desti la novella allegro.
Poi la scala di legno tolta in spalla
di casa uscisti e l'appoggiasti al muro.
Noi piccoli stavamo alla finestra.
E di quell'altra volta mi ricordo
che la sorella mia piccola ancora
per la casa inseguivi minacciando
(la caparbia aveva fatto non so che).
Ma raggiuntala che strillava forte
dalla paura ti mancava il cuore:
ché avevi visto te inseguir la tua piccola figlia,
e tutta spaventata tu vacillante l'attiravi al petto,
e con carezze dentro le tue braccia
l'avviluppavi come per difenderla
da quel cattivo che eri il tu di prima.
Padre, se anche tu non fossi il padre,
se anche fossi a me un estraneo,
fra tutti quanti gli uomini già tanto
pel tuo cuore fanciullo t'amerei.
Camillo Sbarbaro
by Pantarei_2005
Non mi basta l’acqua
che spegne la mia sete
che spegne la mia sete
né il vitto
che soddisfa la mia fame
se il mio spirito
soffre l’aridità,
che soddisfa la mia fame
se il mio spirito
soffre l’aridità,
avverte il vuoto
che non si colma,
se i miei occhi intorno
soffrono il disagio
dell’ipocrisia sfuggente,
del vacuo giudizio
della gente
vorrei abbattere le mura
della cattiveria umana
voltarmi
senza subire il sibilo
di lama tagliente
guardare
con occhi capaci di riflettersi
abbracciare
sentendo dentro la mia pelle
il calore dell’altro
sento sfibrarsi
il mio spirito
come un vestito
che spoglio
si affloscia nel suo lato
tocco
l’amarezza dell’anima
che non arriva a far brillare
la sua luce
e incompresa
scivola
tra le voragini di una grotta
dove non può arrivare
il bagliore che riscalda la terra
stretto nelle mie braccia
il capo cingo
alle mie ginocchia
nascondo
la mia amarezza
se solo i tuoi occhi
sapessero penetrarmi
essere purezza
semplice fratellanza
mi vedresti
ritto sulle mie ginocchia
braccia allargate
per avvicinare
quell’amore
capace
di saziare
il mio animo
che non si colma,
se i miei occhi intorno
soffrono il disagio
dell’ipocrisia sfuggente,
del vacuo giudizio
della gente
vorrei abbattere le mura
della cattiveria umana
voltarmi
senza subire il sibilo
di lama tagliente
guardare
con occhi capaci di riflettersi
abbracciare
sentendo dentro la mia pelle
il calore dell’altro
sento sfibrarsi
il mio spirito
come un vestito
che spoglio
si affloscia nel suo lato
tocco
l’amarezza dell’anima
che non arriva a far brillare
la sua luce
e incompresa
scivola
tra le voragini di una grotta
dove non può arrivare
il bagliore che riscalda la terra
stretto nelle mie braccia
il capo cingo
alle mie ginocchia
nascondo
la mia amarezza
se solo i tuoi occhi
sapessero penetrarmi
essere purezza
semplice fratellanza
mi vedresti
ritto sulle mie ginocchia
braccia allargate
per avvicinare
quell’amore
capace
di saziare
il mio animo
venerdì, marzo 21, 2008
...
martedì, marzo 18, 2008
domenica, marzo 16, 2008
..nel mio blog..
Sai cos'è bello, qui ?
Guarda: noi camminiamo, lasciamo tutte quelle orme sulla sabbia, e loro restano lì, precise, ordinate.
Ma domani, ti alzerai, guarderai questa grande spiaggia e non ci sarà più nulla, un'orma, un segno qualsiasi, niente.
Il mare cancella, di notte.
La marea nasconde.
E' come se non fosse mai passato nessuno.
E' come se noi non fossimo mai esistiti.
Se c'è un luogo, al mondo, in cui puoi non pensare a nulla, quel luogo è qui.
Non è più terra, non è ancora mare.
Non è vita falsa, non è vita vera.
E' tempo.
Tempo che passa.
E basta...
Guarda: noi camminiamo, lasciamo tutte quelle orme sulla sabbia, e loro restano lì, precise, ordinate.
Ma domani, ti alzerai, guarderai questa grande spiaggia e non ci sarà più nulla, un'orma, un segno qualsiasi, niente.
Il mare cancella, di notte.
La marea nasconde.
E' come se non fosse mai passato nessuno.
E' come se noi non fossimo mai esistiti.
Se c'è un luogo, al mondo, in cui puoi non pensare a nulla, quel luogo è qui.
Non è più terra, non è ancora mare.
Non è vita falsa, non è vita vera.
E' tempo.
Tempo che passa.
E basta...
sabato, marzo 15, 2008
Non mi pento di niente
Dalla donna che sono mi succede, a volte, di osservare nelle altre, la donna che potevo essere; donne garbate esempio di virtù, laboriose, brave mogli, come mia madre avrebbe voluto.
Non so perchè tutta la vita ho trascorso a ribellarmi a loro.
Odio le loro minacce sul mio corpo, la colpa che le loro vite impeccabili, per strano maleficio mi ispirano; mi ribello contro le loro buone azioni, contro i pianti notturni sotto il cuscino, contro la vergogna della nudità sotto la biancheria intima, stirata e inamidata.
Queste donne, tuttavia, mi guardano dal fondo dei loro specchi; alzano un dito accusatore e, a volte, cedo al loro sguardo di biasimo e vorrei guadagnarmi il consenso universale, essere "la brava bambina", "la donna per bene", la Gioconda irreprensibile, prendere dieci in condotta dal partito, dallo Stato, dagli amici, dalla famiglia, dai figli e da tutti gli esseri che popolano abbondantemente questo mondo.
In questa contraddizione inevitabile tra quel che doveva essere e quel che è, ho combattuto numerose battaglie mortali, battaglie inutili, loro contro di me - loro contro di me che sono me stessa -con la psiche dolorante, scarmigliata,trasgredendo progetti ancestrali, lacero le donne che vivono in me che, fin dall'infanzia, mi guardano torvo perchè non riesco nello stampo perfetto dei loro sogni, perchè oso essere quella folle, inattendibile, tenera e vulnerabile che si innamora come una triste puttana di cause giuste, di uomini belli e di parole giocose perchè, adulta, ho osato vivere l'infanzia proibita e ho fatto l'amore sulle scrivanie nelle ore d'ufficio, ho rotto vincoli inviolabili e ho osato godere del corpo sano e sinuoso di cui i geni di tutti i miei avi mi hanno dotata.
Non incolpo nessuno.
Anzi li ringrazio dei doni.
Non mi pento di niente, come disse Edith Piaf: ma nei pozzi scuri in cui sprofondo al mattino, appena apro gli occhi, sento le lacrime che premono, nonostante la felicità che ho finalmente conquistato, rompendo cappe e strati di roccia terziaria e quaternaria, vedo le altre donne che sono in me, sedute nel vestibolo che mi guardano con occhi dolenti e mi sento in colpa per la mia felicità.
Assurde brave bambine mi circondano e danzano musiche infantili... contro di me; contro questa donna fatta, piena, la donna dal seno sodo e i fianchi larghi, che, per mia madre e contro di lei, mi piace essere.
Non so perchè tutta la vita ho trascorso a ribellarmi a loro.
Odio le loro minacce sul mio corpo, la colpa che le loro vite impeccabili, per strano maleficio mi ispirano; mi ribello contro le loro buone azioni, contro i pianti notturni sotto il cuscino, contro la vergogna della nudità sotto la biancheria intima, stirata e inamidata.
Queste donne, tuttavia, mi guardano dal fondo dei loro specchi; alzano un dito accusatore e, a volte, cedo al loro sguardo di biasimo e vorrei guadagnarmi il consenso universale, essere "la brava bambina", "la donna per bene", la Gioconda irreprensibile, prendere dieci in condotta dal partito, dallo Stato, dagli amici, dalla famiglia, dai figli e da tutti gli esseri che popolano abbondantemente questo mondo.
In questa contraddizione inevitabile tra quel che doveva essere e quel che è, ho combattuto numerose battaglie mortali, battaglie inutili, loro contro di me - loro contro di me che sono me stessa -con la psiche dolorante, scarmigliata,trasgredendo progetti ancestrali, lacero le donne che vivono in me che, fin dall'infanzia, mi guardano torvo perchè non riesco nello stampo perfetto dei loro sogni, perchè oso essere quella folle, inattendibile, tenera e vulnerabile che si innamora come una triste puttana di cause giuste, di uomini belli e di parole giocose perchè, adulta, ho osato vivere l'infanzia proibita e ho fatto l'amore sulle scrivanie nelle ore d'ufficio, ho rotto vincoli inviolabili e ho osato godere del corpo sano e sinuoso di cui i geni di tutti i miei avi mi hanno dotata.
Non incolpo nessuno.
Anzi li ringrazio dei doni.
Non mi pento di niente, come disse Edith Piaf: ma nei pozzi scuri in cui sprofondo al mattino, appena apro gli occhi, sento le lacrime che premono, nonostante la felicità che ho finalmente conquistato, rompendo cappe e strati di roccia terziaria e quaternaria, vedo le altre donne che sono in me, sedute nel vestibolo che mi guardano con occhi dolenti e mi sento in colpa per la mia felicità.
Assurde brave bambine mi circondano e danzano musiche infantili... contro di me; contro questa donna fatta, piena, la donna dal seno sodo e i fianchi larghi, che, per mia madre e contro di lei, mi piace essere.
venerdì, marzo 14, 2008
martedì, marzo 11, 2008
...dalla Polinesia..
domenica, marzo 09, 2008
Ingrid Betancourt
Le prime pagine
Giungla colombiana
mercoledì 24 ottobre ore 8 e 34
...in un mattino piovoso, come la mia anima...
Mia piccola mamma cara e adorata, ogni giorno mi alzo e ringrazio Dio perché ho te.
Ogni giorno apro gli occhi alle 4 e mi preparo, in modo da essere ben sveglia quando ascolterò i messaggi della trasmissione "La carrilera de las 5".
Ascoltare la sua voce, sentire il tuo amore, la tua tenerezza, la tua fiducia, il tuo impegno per non lasciarmi sola, ecco la mia speranza quotidiana.
Ogni giorno chiedo a Dio di benedirti, di proteggerti e di consentirmi in futuro di restituirti tutto questo, di trattarti come una regina, accanto a me, perché non sopporto l'idea di trovarmi di nuovo lontana da te.
Qui la giungla è molto fitta, i raggi del sole vi penetrano a fatica.
Ma è soprattutto un deserto di affetti, di solidarietà, di tenerezza, ed è per questo che la tua voce è il cordone ombelicale che mi lega alla vita.
Sogno di abbracciarti così forte da rimanere incrostata a te.
Sogno di poterti dire: «Mamma, mamita, non piangerai mai più per me, né in questa vita e neppure nell'altra».
Ho chiesto a Dio che mi consenta un giorno di provarti tutto quello che tu significhi per me, di poterti proteggere e di non lasciarti mai più sola, nemmeno un secondo.
Nei miei progetti di vita, se un giorno ritroverò la Libertà, mamita, voglio che tu pensi di vivere con noi, o con me.
Mai più messaggi, mai più telefonate, mai più distanza, nemmeno un metro ci deve separare, perché io so che tutti quanti possono vivere senza di me, ma non tu.
Mi nutro ogni giorno della speranza che staremo insieme, e vedremo che Dio ci mostrerà la strada e ci organizzeremo.
Ma la prima cosa che ti voglio dire è che senza di te non sarei riuscita a resistere fino a ora.
Ogni giorno tchiedi della mia vita.
So che Pinchao ti ha già dato molti dettagli, e lo benedico e lo ringrazio perché ti ha raccontato tutto.
Provo una grande ammirazione per Pinchao.
La sua impresa è stata eroica.
Un giorno, se Dio lo vuole, l'abbraccerò forte, una cosa che non ho potuto fare quando è evaso dal campo.
Aiutalo, per quanto ti è possibile, soprattutto se si trova costretto a chiedere asilo.
Digli che gli voglio molto bene e che ho pregato Dio affinché riuscisse nella sua impresa.
Bhe', dopo l'evasione di Pinchao le nostre condizioni sono peggiorate.
Le regole sono diventate ancora più severe, e per me è terribile.
Mi hanno separato da quelli con cui mi capivo meglio, quelli con cui avevo delle affinità, e mi hanno messo in un gruppo umanamente molto difficile.
© 2008, Garzanti Libri "Lettera dall’inferno a mia madre e ai miei figli". -
Ingrid Betancourt
L’autrice Ingrid Betancourt, nata nel 1961, di nazionalità francese e colombiana, è stata deputato e poi senatore in Colombia, dove ha condotto una lotta incessante e coraggiosa contro la corruzione e i narcotrafficanti.
È stata rapita dalle FARC nel 2002, quando era candidata alla presidenza della Repubblica. Prima di ricevere questa lettera, la famiglia non aveva sue notizie né prove della sua esistenza in vita dall’estate del 2003.-
Giungla colombiana
mercoledì 24 ottobre ore 8 e 34
...in un mattino piovoso, come la mia anima...
Mia piccola mamma cara e adorata, ogni giorno mi alzo e ringrazio Dio perché ho te.
Ogni giorno apro gli occhi alle 4 e mi preparo, in modo da essere ben sveglia quando ascolterò i messaggi della trasmissione "La carrilera de las 5".
Ascoltare la sua voce, sentire il tuo amore, la tua tenerezza, la tua fiducia, il tuo impegno per non lasciarmi sola, ecco la mia speranza quotidiana.
Ogni giorno chiedo a Dio di benedirti, di proteggerti e di consentirmi in futuro di restituirti tutto questo, di trattarti come una regina, accanto a me, perché non sopporto l'idea di trovarmi di nuovo lontana da te.
Qui la giungla è molto fitta, i raggi del sole vi penetrano a fatica.
Ma è soprattutto un deserto di affetti, di solidarietà, di tenerezza, ed è per questo che la tua voce è il cordone ombelicale che mi lega alla vita.
Sogno di abbracciarti così forte da rimanere incrostata a te.
Sogno di poterti dire: «Mamma, mamita, non piangerai mai più per me, né in questa vita e neppure nell'altra».
Ho chiesto a Dio che mi consenta un giorno di provarti tutto quello che tu significhi per me, di poterti proteggere e di non lasciarti mai più sola, nemmeno un secondo.
Nei miei progetti di vita, se un giorno ritroverò la Libertà, mamita, voglio che tu pensi di vivere con noi, o con me.
Mai più messaggi, mai più telefonate, mai più distanza, nemmeno un metro ci deve separare, perché io so che tutti quanti possono vivere senza di me, ma non tu.
Mi nutro ogni giorno della speranza che staremo insieme, e vedremo che Dio ci mostrerà la strada e ci organizzeremo.
Ma la prima cosa che ti voglio dire è che senza di te non sarei riuscita a resistere fino a ora.
Ogni giorno tchiedi della mia vita.
So che Pinchao ti ha già dato molti dettagli, e lo benedico e lo ringrazio perché ti ha raccontato tutto.
Provo una grande ammirazione per Pinchao.
La sua impresa è stata eroica.
Un giorno, se Dio lo vuole, l'abbraccerò forte, una cosa che non ho potuto fare quando è evaso dal campo.
Aiutalo, per quanto ti è possibile, soprattutto se si trova costretto a chiedere asilo.
Digli che gli voglio molto bene e che ho pregato Dio affinché riuscisse nella sua impresa.
Bhe', dopo l'evasione di Pinchao le nostre condizioni sono peggiorate.
Le regole sono diventate ancora più severe, e per me è terribile.
Mi hanno separato da quelli con cui mi capivo meglio, quelli con cui avevo delle affinità, e mi hanno messo in un gruppo umanamente molto difficile.
© 2008, Garzanti Libri "Lettera dall’inferno a mia madre e ai miei figli". -
Ingrid Betancourt
L’autrice Ingrid Betancourt, nata nel 1961, di nazionalità francese e colombiana, è stata deputato e poi senatore in Colombia, dove ha condotto una lotta incessante e coraggiosa contro la corruzione e i narcotrafficanti.
È stata rapita dalle FARC nel 2002, quando era candidata alla presidenza della Repubblica. Prima di ricevere questa lettera, la famiglia non aveva sue notizie né prove della sua esistenza in vita dall’estate del 2003.-
Mandala
Mandala, termine sanscrito indicante un'immagine simbolica fondata sulle figure geometriche del cerchio e del quadrato, intesa a rappresentare le relazioni intercorrenti tra i diversi piani della realtà. Forma religioso-estetica caratteristica del buddhismo, e in particolare del tantrismo, il mandala ha seguito la diffusione di queste correnti religiose dall'India a Giava, in Cina, Tibet, Giappone ecc. I mandala vengono tracciati a terra con polveri colorate, o dipinti, o possono perfino costituire la pianta di edifici come il celebre Borobudur di Giava; ne esistono infinite varietà, dalle semplici figure geometriche a quelli in forma di loto o di ruota, a quelli che sullo schema geometrico innestano elementi di paesaggio e personaggi, anche molto numerosi: per esempio il mandala vajradhatu contiene, nella forma assunta in Giappone, 1314 divinità. Nell'esperienza religiosa orientale i mandala vengono utilizzati per delimitare uno spazio sacro, o, più sovente, per aiutare il meditante a visualizzare in modo simbolico i diversi piani della realtà e le loro reciproche relazioni, fino a cogliere sinteticamente, dopo il lungo itinerario interiore, la realtà suprema dell'intero universo.La psicologia junghiana considera il mandala una forma archetipica dell'inconscio, presente quindi sotto forme diverse (come, per esempio, le piante centrali di numerosi villaggi primitivi o i rosoni gotici) in tutte le culture e nella psiche individuale, dove rappresenta l'immagine simbolica e onirica del raggiunto equilibrio con il Sé, di una globalità interiore armonica ed equilibrata.
sabato, marzo 08, 2008
venerdì, marzo 07, 2008
martedì, marzo 04, 2008
domenica, marzo 02, 2008
...alcuni utili suggerimenti...
Quando entriamo in un supermercato, non entriamo soltanto in un negozio molto grande. Entriamo in un posto studiato per farci spendere quanto più possibile. Migliaia di ingegneri sociali, psicologi, esperti di marketing nel corso dei decenni hanno elaborato decine di trucchetti (alcuni piuttosto subdoli) per farci spendere molto più di quello che avevamo preventivato all’entrata.Per difenderci da questi continui attacchi, il metodo migliore è conoscere il nostro nemico. Sapere come pensa, cosa ha escogitato per spremerci il più possibile, mentre ci stringe la mano e sorride. Vediamo insieme alcune tecniche:
GLI ACQUISTI IMPULSIVI
In questo campo i loro trucchetti sono talmente tanti che ne vediamo solo un paio, in modo da poterli riconoscere in tutte le loro forme:
- I prodotti alle casse. Vicino alle casse il cliente è costretto a fare la fila, quindi ad aspettare. Perché non sfruttare quest’attesa? Ecco perché ci sono tanti articoli con prezzo gonfiato, come batterie, lamette, cioccolata in tutte le forme. E spesso ci sono anche le confezioni di profilattici, rigorosamente prive di prezzo, perché sanno che la gente prova vergogna a informarsi sul loro prezzo e li aggiunge furtivamente alla spesa al momento di pagare.
- I bambini. Le giovani mamme sono costrette a portarsi i figli al supermercato, che diventa di frequente territorio di capricci interminabili. E questo i signori del supermercato lo sanno. Le casse sono piene di ovetti Kinder, gomme, caramelle, patatine… e tutto rigorosamente ad altezza di bambino. Spesso i più piccoli, che non capiscono ancora bene cosa significhi acquistare, afferrano semplicemente la merce per portarla via. Capriccio provocato = guadagno assicurato.
IL TEMPO
Da recenti studi, ogni minuto in più passato al supermercato frutta alle sue casse più di un euro. Se vi chiedevate per quale motivo prodotti primari come sale, zucchero, uova siano introvabili, be’, adesso lo sapete. Vogliono fare in modo che perdiato un sacco di tempo a cercarli, guardando così tanti altri prodotti che potreste scoprire di volere.
Sanno anche che quando entrate avete fretta e pensate (illusi) che ci metterete pochissimo. Per questo i prodotti meno interessanti, o su cui guadagnano meno, o talmente importanti da essere inevitabili, sono messi all’inizio. Le ricerche dimostrano che nei primi metri la gente passa velocemente, senza curarsi guardarsi intorno.
La musica, sempre presente, serve a creare un clima piacevole in cui trascorrere volentieri altro tempo.
LE TESSERE PUNTI
Se sono gratis potete anche farle, ma non lasciatevi condizionare. Servono principalmente a due scopi, entrambi pessimi:
- Vi “fidelizzano”. Ogni volta che dovete comprare un prodotto pensate: ehi, faccio due passi in più e lo compro in quel supermercato, così mi danno i punti. Quando arrivate al premio, ammesso che nel frattempo i punti non siano scaduti, vi danno un paio di bicchieri da 50 centesimi. Solo che per ottenerlo avete acquistato merce a prezzi più alti. E quante volte la cassiera dice: “le mancano venti centesimi per arrivare a dieci punti” e voi aggiungete un pacchetto di caramelle alla spesa?
- Vi schedano, su due livelli. Quando chiedete la tessera dovete inserire un sacco di dati personali. E poi, ogni volta che acquistate, sanno cosa avete acquistato e quando. Viva la privacy.
Sono utili solo per poter usufruire di offerte dedicate esclusivamente ai tesserati. In quel caso desiderano talmente tanto che finiate nella trappola delle tessere che vi danno alcuni prodotti riducendo il loro margine di guadagno. Quello diretto, perché indirettamente …
GLI SCONTI
Lo sapete tutti, vero, che la maggior parte degli sconti sono fatti su prodotti a cui è stato dato di proposito un prezzo maggiorato? Esistono degli sconti reali, e sono solo prodotti allodola. Servono a farvi entrare in quel supermercato, e a farvi pensare che se quel prodotto che conoscete costa tanto meno, allora anche tutti gli altri prodotti avranno prezzi vantaggiosi. Falso, ovviamente. Altri sconti avvengono su prodotti che stanno per scadere e sarebbero costretti a gettare. Sta a voi capirlo e comportarvi di conseguenza.
Un’altra cosa che i supermercati sanno, è che i prodotti all’altezza degli occhi sono quelli che la gente compra di più. Per questo mettono quelli scontati, o migliori a parità di prezzo, in posizioni diverse, offrendovi alla vista sempre il prodotto che a loro conviene di più vendere, non certo quello che converrebbe a voi comprare.
LE SCADENZE
La prima cosa che mi hanno insegnato sui supermercati è che devo sempre guardare la data di scadenza dei prodotti. La seconda, è che i prodotti che scadono prima sono sempre più accessibili. Agli addetti viene ordinato di inserire la nuova merce sotto quella già presente. Viene da sè che durante la scelta vi conviene scavare un pochino.Rispetto a tutte le tecniche utilizzate, questo articolo rappresenta davvero poco. Quello che è importante, è capire cosa succede quando entriamo, per essere più consapevoli e non farci manipolare ogni volta che mettiamo piede in un supermercato.
Ah, un’ultima cosa: il carrello per la spesa e il cestino sono un ricettacolo di batteri. Da una ricerca sono risultati più sporchi della tavoletta di un water, secondi solo alle mani di un bambino dell’asilo.
GLI ACQUISTI IMPULSIVI
In questo campo i loro trucchetti sono talmente tanti che ne vediamo solo un paio, in modo da poterli riconoscere in tutte le loro forme:
- I prodotti alle casse. Vicino alle casse il cliente è costretto a fare la fila, quindi ad aspettare. Perché non sfruttare quest’attesa? Ecco perché ci sono tanti articoli con prezzo gonfiato, come batterie, lamette, cioccolata in tutte le forme. E spesso ci sono anche le confezioni di profilattici, rigorosamente prive di prezzo, perché sanno che la gente prova vergogna a informarsi sul loro prezzo e li aggiunge furtivamente alla spesa al momento di pagare.
- I bambini. Le giovani mamme sono costrette a portarsi i figli al supermercato, che diventa di frequente territorio di capricci interminabili. E questo i signori del supermercato lo sanno. Le casse sono piene di ovetti Kinder, gomme, caramelle, patatine… e tutto rigorosamente ad altezza di bambino. Spesso i più piccoli, che non capiscono ancora bene cosa significhi acquistare, afferrano semplicemente la merce per portarla via. Capriccio provocato = guadagno assicurato.
IL TEMPO
Da recenti studi, ogni minuto in più passato al supermercato frutta alle sue casse più di un euro. Se vi chiedevate per quale motivo prodotti primari come sale, zucchero, uova siano introvabili, be’, adesso lo sapete. Vogliono fare in modo che perdiato un sacco di tempo a cercarli, guardando così tanti altri prodotti che potreste scoprire di volere.
Sanno anche che quando entrate avete fretta e pensate (illusi) che ci metterete pochissimo. Per questo i prodotti meno interessanti, o su cui guadagnano meno, o talmente importanti da essere inevitabili, sono messi all’inizio. Le ricerche dimostrano che nei primi metri la gente passa velocemente, senza curarsi guardarsi intorno.
La musica, sempre presente, serve a creare un clima piacevole in cui trascorrere volentieri altro tempo.
LE TESSERE PUNTI
Se sono gratis potete anche farle, ma non lasciatevi condizionare. Servono principalmente a due scopi, entrambi pessimi:
- Vi “fidelizzano”. Ogni volta che dovete comprare un prodotto pensate: ehi, faccio due passi in più e lo compro in quel supermercato, così mi danno i punti. Quando arrivate al premio, ammesso che nel frattempo i punti non siano scaduti, vi danno un paio di bicchieri da 50 centesimi. Solo che per ottenerlo avete acquistato merce a prezzi più alti. E quante volte la cassiera dice: “le mancano venti centesimi per arrivare a dieci punti” e voi aggiungete un pacchetto di caramelle alla spesa?
- Vi schedano, su due livelli. Quando chiedete la tessera dovete inserire un sacco di dati personali. E poi, ogni volta che acquistate, sanno cosa avete acquistato e quando. Viva la privacy.
Sono utili solo per poter usufruire di offerte dedicate esclusivamente ai tesserati. In quel caso desiderano talmente tanto che finiate nella trappola delle tessere che vi danno alcuni prodotti riducendo il loro margine di guadagno. Quello diretto, perché indirettamente …
GLI SCONTI
Lo sapete tutti, vero, che la maggior parte degli sconti sono fatti su prodotti a cui è stato dato di proposito un prezzo maggiorato? Esistono degli sconti reali, e sono solo prodotti allodola. Servono a farvi entrare in quel supermercato, e a farvi pensare che se quel prodotto che conoscete costa tanto meno, allora anche tutti gli altri prodotti avranno prezzi vantaggiosi. Falso, ovviamente. Altri sconti avvengono su prodotti che stanno per scadere e sarebbero costretti a gettare. Sta a voi capirlo e comportarvi di conseguenza.
Un’altra cosa che i supermercati sanno, è che i prodotti all’altezza degli occhi sono quelli che la gente compra di più. Per questo mettono quelli scontati, o migliori a parità di prezzo, in posizioni diverse, offrendovi alla vista sempre il prodotto che a loro conviene di più vendere, non certo quello che converrebbe a voi comprare.
LE SCADENZE
La prima cosa che mi hanno insegnato sui supermercati è che devo sempre guardare la data di scadenza dei prodotti. La seconda, è che i prodotti che scadono prima sono sempre più accessibili. Agli addetti viene ordinato di inserire la nuova merce sotto quella già presente. Viene da sè che durante la scelta vi conviene scavare un pochino.Rispetto a tutte le tecniche utilizzate, questo articolo rappresenta davvero poco. Quello che è importante, è capire cosa succede quando entriamo, per essere più consapevoli e non farci manipolare ogni volta che mettiamo piede in un supermercato.
Ah, un’ultima cosa: il carrello per la spesa e il cestino sono un ricettacolo di batteri. Da una ricerca sono risultati più sporchi della tavoletta di un water, secondi solo alle mani di un bambino dell’asilo.
Speriamo che non mi facciano fuori.
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