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sabato, marzo 29, 2008

In Italia, ogni giorno è una nuova ...



Per rispettare la nuova normativa antiriciclaggio bisognerà scrivere a mano “non trasferibile”...


L'Abi si fa sotto e prepara le banche ai cambiamenti che dal 30 aprile riguarderanno assegni e mezzi di pagamento al portatore.
In due note inviate dall'associazione agli istituti vengono ricordate le nuove norme.
La prima e più importante riguarda gli assegni.
Per poter utilizzare quelli già in circolazione anche dopo la fine di aprile bisognerà scrivere sul modulo “non trasferibile”.
La dicitura può essere messa a mano dal traente senza che siano necessarie altre formalità.
E questo era stato già anticipato dal ministero dell’Economia con una circolare destinata a risolvere alcuni problemi applicativi relativi alle nuove misure antiriciclaggio, introdotte dal
decreto legislativo n. 231 del 2007 (nello specifico dall’articolo 49, che stabilisce nuovi limiti all’uso del contante e dei titoli al portatore).
La nuova normativa stravolge quindi le regole per gli assegni liberi.
Dal 30 aprile dovranno essere chiesti all’istituto di credito per iscritto, pagando un’imposta di bollo di 1,5 euro per libretto.
Gli assegni potranno essere utilizzati solo per pagamenti sotto i 5 mila euro e ogni girata dovrà, inoltre, riportare il
codice fiscale.
Di conseguenza diverranno di norma gli assegni “ non trasferibili ”.
Riguardo ai libretti ritirati dai clienti prima del 30 aprile e utilizzati dopo, si applicherà il tetto dei 5 mila euro, ma non saranno soggetti al bollo.
Non è fissata alcuna soglia per gli assegni bancari e postali emessi “ a me medesimo ”.
Il decreto impone che possano essere girati solo per l’incasso direttamente a una banca o alle poste.
Se l’assegno viene emesso in modo irregolare, si potrà comunque incassare, ma l’istituto di credito dovrà segnalare il fatto al ministero che applicherà le sanzioni previste dalla legge :
dall’ 1 al 40% dell’importo trasferito.
La girata irregolare blocca l’incasso degli assegni “ liberi ”.
Per ottenere la somma occorre risalire la catena e rivolgersi all’ultimo girante in regola.
Altra norma è quella sull' adempimento fiscale relativo al bollo.
Qui l'Abi fa presente che anche
l'Agenzia delle Entrate in una circolare ha accolto l'invito a non gravare troppo sulle banche.
Così si è deciso di permettere loro di pagare l'imposta bollo di 1,5 euro, pagata dai clienti che chiedono moduli trasferibili, in maniera virtuale per assegni bancari, circolari e vaglia cambiari usati senza clausola di trasferibilità.
Il primo versamento coinciderà con il pagamento periodico della rata bimestrale del 30 giugno.
Entro gennaio 2009 le banche dovranno poi fare il bilancio consuntivo, distinguendo per voce di tariffa.


Ma in Italia, non hanno nulla a cui pensare ?

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by giorno26 ღ