" Israele, ora, ha una grande opportunità.
Quella di fare un gesto di distensione, accelerando il processo di pace e la formazione di uno Stato palestinese ".
E' l'auspicio del ministro degli Esteri italiano, Franco Frattini.
( Apcom )
- " Quando, il 27 dicembre del 2008, l'esercito di Israele ha attaccato Gaza da terra, dal mare e dal cielo, contando sul silenzio complice degli Stati Uniti, dell'Unione Europea e dei media internazionali, è diventato vitale cercare altre voci, altre narrazioni, e provare a ascoltarle con attenzione, con il fiato sospeso. "
Maria Nadotti- Un arabo frustrato di nome Raja Shemayel sul suo blog, Gaza, la definisce così:
" Prendete un pezzo di terra lungo 40 km e largo all’incirca 5.
Chiamatelo Gaza.
Poi riempitelo con un milione e 400mila abitanti.
Dopo di chè circondatelo con il mare a ovest, l’Egitto di Mubarak a sud, Israele a nord e a est e chiamatela la Terra dei Terroristi.
Poi dichiarate guerra e invadetela con 232 carri armati, 687 blindati, 43 postazioni di decollo per jet da combattimento, 105 elicotteri armati, 221 unità di artiglieria terrestre, 346 mortai, navi da guerra, 3 satelliti spia, 64 informatori, 12 spie infiltrate, 8000 truppe.
E ora chiamate tutto questo " Israele che si difende ".
Adesso fermatevi un momento e dichiarate che " evitate di colpire la popolazione civile " e definitevi l'unica democrazia in atto…
Chiamate tutto questo come volete.
Israele era perfettamente al corrente della presenza di persone disarmate ( l'85% dei 1.455 ammazzati nel massacro delle tre settimane erano civili, il 30% bambini. N. d. A ) perché è stato proprio Israele a metterle lì ( due terzi della popolazione di Gaza sono profughi del 1948 e loro discendenti. N.d.A. ).
E allora chiamatelo genocidio, è più credibile…"
- Lo scrittore israeliano Abraham Yehoshua ha dichiarato ieri al giornale Haaretz : " Uccidiamo i loro bambini oggi, per salvarne tanti domani. "
Restiamo umani.
tragic photo.
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