Quando una città ha una buona qualità di vita, significa che la maggioranza della sua popolazione può fruire di una serie di vantaggi politici, economici e sociali che le permettono di sviluppare con discreta facilità le proprie potenzialità umane e condurre una vita relativamente serena e soddisfatta.
Si misura per mezzo di numerosi indicatori economici e sociali.
Gli indici economici sono abbastanza facilmente misurabili.
Invece, gli indicatori sociali, quali ad esempio la sicurezza dal crimine, la sperequazione sociale, la libertà politica, la salute fisica, l'accesso all'istruzione, l'inquinamento e altri simili, sono più difficili da misurare.
Questo fatto ha creato uno squilibrio tra la 2 categorie di indicatori, con il risultato che gli specialisti hanno elaborato criteri standard di quantificazione per gli aspetti economici, ma hanno avuto difficoltà ad accordarsi su come misurare gli altri e a stabilirne la percentuale di importanza reciproca.
Vancouver, Canada. Una città che è spesso in cima alle classifiche mondiali per qualità di vita. |
La 17° edizione di "Ecosistema urbano" premia Livorno come una delle città più vivibili.
Chiude la top ten dei capoluoghi che hanno saputo organizzarsi a misura d'ambiente dopo Belluno ( 1° ), Verbania ( 2° ) e Parma ( 3° ), poi Trento, Bolzano e Siena, La Spezia, Pordenone, Bologna.
Tra gli ultimi 20 comuni solo la ligure Imperia ( 93° ) rimane a rappresentare il settentrione: le altre regioni nella coda della graduatoria sono la Calabria (con 4 città), la Campania, la Sardegna e la Puglia.
- L'annuale report di Legambiente e Ambiente Italia sullo stato di salute ambientale dei comuni capoluogo italiani realizzata con la collaborazione editoriale del Sole 24 Ore è stato redatto tenendo in considerazione una serie di parametri che contribuiscono a rendere migliore o peggiore la qualità di vita di una città dal punto di vista ambientale:
dalla quantità di Pm10 nell'aria all'acqua potabile, dalla produzione di rifiuti alla raccolta differenziata, ma anche il trasporto pubblico, le piste ciclabili, il verde urbano e le politiche energetiche.
Per il resto in Italia è di nuovo allarme sopratutto per le grandi città da Milano a Napoli e Palermo.
Milano, il capoluogo lombardo peggiora in tutti gli indici nella qualità dell'aria ed in particolare per le concentrazioni di Ozono:
60 giorni di superamento, erano 41 lo scorso 2009.
Napoli e Palermo soccombono sotto i cumuli di rifiuti abbandonati nelle strade, incapaci di intraprendere un sistema di raccolta differenziata efficace mentre a Roma i cittadini patiscono ogni giorno gli effetti dannosi di una mobilità scriteriata con centro e periferie invase dalle auto private.
Curiosità:
L'espressione "qualità di vita" è stato usato a partire dal 1980 con riferimento a segni indicativi di degrado urbano e di criminalità, e quindi di diminuzione di qualità di vita.
Il sociologo americano James Q.Wilson di orientamento conservatore, ha elaborato a questo proposito la cosiddetta Teoria della finestra rotta, ( Broken window theory ), in cui si afferma che problemi relativamente di piccola portata, come un vetro rotto o l'urina di un barbone, se lasciati a lungo irrisolti, comunicano al pubblico cittadino il messaggio subliminale che il disordine in generale viene tollerato.
Questo produce l'impressione di un governo noncurante e quindi invita a commettere delitti sempre più più gravi.
Questa teoria di James Q.Wilson è stata ripresa da molti sindaci americani come Oscar Goodman di Las Vegas, Richard Riordan di Los Angeles, Rudolph Giuliani (il suo più acceso sostenitore) di New York City e Gavin Newsom di San Francisco.
Queste città hanno attivato la normativa denominata tolleranza zero, e cioè che neppure le più piccole infrazioni devono essere tollerate bensì perseguite, per fermare sul nascere l'escalation verso il peggio
Great scenic of land, sea and mountain put together! It's such a wonderful place!
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