Tempo fà un amico mi passò il sacro fuoco della TEORIA DELL’INAFFIDABILITA’ durante una chiacchierata.
Col tempo e l’esperienza ho imparato ad usare anche una sua variante, quella DELL’INEFFICIENZA.
Sono due cose abbastanza diverse, che vanno usate in situazioni diverse e danno diversi risultati (il fare gli scansafatiche senza problemi è solo uno degli scopi).
Spero che la decisione di accorparle in un unico post per le loro affinità non generi confusione.
Vediamo di cosa si tratta con qualche piccolo esempio.
ESEMPIO A - IL TRASLOCO
Agosto. Un vostro amico, per l’ennesimo anno, deve traslocare. Vi chiama per chiedervi di aiutarlo e non potete proprio rifiutare. Passate due giorni a sudare e a stancarvi trasportando tutti i suoi mobili. Ma non avreste proprio potuto evitarlo senza dirgli di no? Immaginate per un attimo che l’anno prima vi avesse chiesto la stessa cosa. E voi, durante tutto il trasloco, aveste mostrato tutta la vostra inefficienza. Non dico facendogli cadere i mobili per le scale, ma fermandovi continuamente per la stanchezza, mostrando una forza insufficiente, insomma dimostrandovi incapaci di portare a termine il compito. Pensate che vi avrebbe chiesto di nuovo di aiutarlo quest’anno?
ESEMPIO B - LAVARE I PIATTI
Vivete insieme a un’altra persona. Dopo pranzo dovete lavare i piatti a turno. Solo che a voi lavare i piatti non piace. Sapete anche che proponendo di non lavare i piatti e di fare un lavoro più leggero verrete bollati come scansafatiche. Provate a fare così: lavate i piatti dimostrando il massimo impegno possibile, ma fatelo male. Lasciate i piatti incrostati, allagate la cucina. Attenzione, non dimenticatevi mai di fare la faccia da innocenti e di dimostrare davvero molta dedizione nel lavarli. Scommettiamo che ad un certo punto l’altra persona vi dirà qualcosa del tipo: “Per carità Giovanni, lascia stare i piatti e apparecchia la tavola. Ci penso io qui.”
ESEMPIO C - LA RAGAZZA ASSILLANTE
La vostra ragazza vi telefona dieci volte al giorno e voi rispondete immediatamente al telefono. Una volta al mese capita che non rispondiate, che ce l’abbiate spento o che facciate correre troppi squilli e vi prendete un cazziatone. Vi sentite assillati. Ma se invece foste stati inaffidabili fin dall’inizio? Senza esagerazioni, ma nemmeno troppa precisione. Se non aveste risposto qualche volta, non ci avrebbe fatto nemmeno caso. Anzi, in un rapporto di coppia dosare bene l’inaffidabilità è importante. Ci siamo passati tutti. Meno l’altra persona è sotto il nostro controllo e più la vogliamo. Noi però lo facciamo solo per essere un pochino più liberi e magari riuscire ad amarla di più.
ESEMPIO D - IL DIPENDENTE
Otto di mattina. Siamo dipendenti di una software house. Il nostro capo viene da noi e ci chiede di fare un lavoro. Se siamo stati sempre estremamenti efficienti (più del necessario) dovremo completare il lavoro in poco tempo. Ma se ci avessimo impiegato sempre il 50% in più del tempo, pur dando ottimi risultati, pensate che sarebbe cambiato qualcosa? Sì, una cosa sarebbe cambiata in effetti: avremmo potuto completare questo lavoro in maniera molto più rilassata senza rinunciare alla solita pacca di “ben fatto” sulla spalla.
Si potrebbero fare decine di esempi ma il succo è sempre lo stesso: se dimostrerete di non saper fare bene qualcosa, nessuno vi chiederà di farla di nuovo. Se vi dimostrerete moderatamente inaffidabili, nessuno vi strillerà quando ogni tanto peccherete. Il trucco sta nel saper bilanciare le cose. Non dovete esagerare, nè applicare le teorie nelle cose troppo importanti. Significherebbe perdere il lavoro, la ragazza o apparire dei perfetti imbranati.
Sappiate giocare nel modo giusto e avrete dei risultati positivi inaspettati. Se ci pensate abbiamo tutti degli amici che non riescono a cucinare qualcosa di mangiabile (inefficienza) o che non sono puntuali agli appuntamenti (inaffidabilità). Semplicemente prendiamo atto delle loro caratteristiche e li accettiamo per quello che sono, senza pretendere nulla. Anzi, proprio per il fatto che non li idealizziamo a volte gli vogliamo anche un po’ più bene perchè raramente riescono a deluderci e qualche volta addirittura ci sorprendono (un marito che non regala mai fiori alla moglie la sorprenderà il giorno che deciderà di farlo). A proposito, siete proprio sicuri che i vostri amici non abbiano letto questo post?
UN ULTIMO ESEMPIO
Decidete di fare un sito, magari su piccole soluzioni ai problemi quotidiani. Volete scrivere bene, essere interessanti e divertenti. Vi impegnate e pubblicate solo delle cose fortissime, eccezionali. Poi un giorno scrivete qualcosa che non è proprio il massimo, qualcuno si accorge del calo qualitativo e dice che fa proprio schifo. Forse sarebbe stato meglio abituare la gente alla vostra mediocrità scrivendo a cuor leggero, mantendo una qualità altalenante ma sufficiente a generare dell’interesse e poter esprimere le proprie idee. Scrivete quello che volete scrivere davvero, divertendovi e senza pensare troppo se piacerà ai vostri lettori. E magari ogni tanto potrà capitare un articolo un pò migliore e la gente penserà: “però, forse questa non è propria una fessa”.
Molti staranno pensando che è assurdo sostituire nella testa degli altri l’appellativo “scansafatiche” a quello di “incapace” o “inaffidabile”. E probabilmente avranno ragione. La mia proposta è:
"prendete quello che avete letto e mettetelo in un angolino del vostro cervello. Forse non vi servirà mai, e allora avrete perso soltanto pochi minuti per leggere questa pagina (tranquilli, due siti porno in meno e andate pari). Ma sono pronta a scommettere che prima o poi vi troverete in una situazione in cui applicare o meno queste tecniche farà la differenza e quando le cose andranno per il verso giusto potreste non essere così dispiaciuti di essere capitati qui.
Molti altri, invece, staranno pensando che ho scoperto l’acqua calda e che applicano il tutto già da tempo. Se siete tra questi, sappiate che questo blog è pieno di cose scontate per qualcuno. Su migliaia di visitatori, tanti avranno già avuto a che fare con quello che dico e lo troveranno ritrito. Spesso toccherà voi. Siate tolleranti, nessuno è onniscente e quello che è banale per qualcuno potrebbe non esserlo per altri."
P.S. Se la teoria d’origine non dovesse piacervi e voleste mandare al mio amico una caterva di parolacce, sarò lieto di fornire il suo indirizzo email a chi me ne farà richiesta.