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martedì, maggio 08, 2007

Sarkozy esempio per l' Italia.-


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7 maggio 2007 - 09:05

La vittoria del candidato dell'UMP deve far riflettere il nostro Paese.


Dopo una campagna elettorale con toni molto corretti esportivi da ambo le parti, la Francia ha un nuovo Presidente della Repubblica, Nicolas Sarkozy, il candidato neogollista dell'UMP che ha nettamente sconfitto l'antagonista socialista Ségolène Royal, prima donna a tentar l'ascesa all'Eliseo.
Cosa ci dicono i risultati del ballottaggio odierno? Che la Francia, da noi amata ed odiata allo stesso tempo, ci ha fornito un altro esempio di politica, per svariati motivi, che analizzerò in questo intervento riassume gli ultimi mesi di campagna elettorale transalpina, con esperienzeda trasportare in Italia, nel futuro.
La scelta di candidare due esponenti politici giovani come la Ségò e Sarkò devono far riflettere molto sul trend presente in Francia, un paese nel quale non vi è mai stata paura di cambiare, fin dai tempi della Rivoluzione, una nazione con la lettera maiuscola che si ritrova unita nei momenti fondamentali, come testimonia la grande affluenza di votanti alle urne.
Si scriveva che la novità era soprattutto l'età anagrafica dei candidati all'Eliseo ma non è da sottovalutare anche il fattore innovazione dei loro programmi politici, semplici quanto efficaci e reali, sia parlando del PS chedell'UMP. Inizialmente, la sfida sembrava un discorso concluso per la Royal, la quale con il suo indiscutibile appeal di quarantenne, fece impazzire i media ed i giornalisti.
Successivamente i francesi, resosi conto delle notevoli incongruenze, inconsistenze e banalità dell'esponente socialista, hanno decisodi non guardare con il solito timore quel Ministro dell'Interno dal pugno di ferro che fece parlare di se durante il novembre caldo delle banlieues.
I francesi si divisero in quell'occasione, nei confronti di quel ministro nontroppo alto ma con una verve da far impallidire chiunque, ma a questo giro si è deciso che poteva essere solo Nicolas la risposta per il futuro della Francia, pronta per essere traghettata sempre con maggior forza nello scacchiere internazionale.
Ségolène Royal e Sarkozy hanno dimostrato a tutto il mondo che un sistema elettorale come quello transalpino può essere una soluzione allo pezzettamento selvaggio che è accaduto negli anni passati anche nel nostropaese.
Un esempio forte, di rottura, anche per i toni del confronto elettorale, sempre nella norma e nell'estremo rispetto dell'avversario, come dimostra anche il discorso della Royal immediatamente successivo ai primi risultati certi del ballottaggio.
Una nuova epoca si apre per i nostri cugini, guidati da un politico giovane ma molto preparato, sicuro di sé e certamente deciso sui temi-chiave, come quello economico e pensionistico, senza vacillamenti.
Ho sentito parlare di Sarkò come un militare pronto a guidare il suo plotone con tenacia, combattendo contro le ingiustizie prevaricanti.
Bene, se si deve anche parlare dello stato delle periferie cittadine, io non posso che essere con il nuovo Presidente della Repubblica francese.
Che tipo di esperienza deve prendere la classe politica-italiana da queste elezioni?
Prima di tutto, che il sistema bipolare può garantire maggiori sicurezze in corso di legislatura e pochi dissidi interni futuri per il partito. In seconda opinione, che la politica, italiana e non, ha bisogno di ricambio generazionale, indispensabile per promuovere le nuove teorie e strategie politiche, come sta anche avvenendo nel conservatore Regno Unito.
Infine, la politica di casa nostra deve imparare che non serve promettere mari e monti ai cittadini ma possono bastare anche soltanto poche cose, sicure da realizzare ma che stanno a cuore del paese intero, come il problema della sicurezza.
L'Italia come la Francia 2007 ?
Non è possibile.
Noi siamo italiani, con i nostri pregi ed i nostri difetti, non dimentichiamolo mai.

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by giorno26 ღ