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mercoledì, aprile 29, 2009
La promenade...
Ricetta : Tiramisù ai Pavesini
Curiosità : il dolce Tiramisù sembra che sia nato in Toscana ( Italia ), nella provincia di Siena nel XXII secolo.-
- 4 uova
- 100 gr di zucchero
- 300 gr di Pavesini ( è una nota marca di biscotti )
- ½ bicchierino di Brandy
- 4 tazzine di caffè caldo amaro, già preparato
- un pizzico di sale
A parte, montate a neve soda gli albumi aggiungendo un pizzico di sale e uniteli al composto poco per volta, mescolando delicatamente.
Versate il caffè pronto in una terrina ancora caldo, zuccherarlo mescolando bene per far sciogliere completamente lo zucchero, e allungatelo con il ½ bicchierino di brandy.
Inzuppate molto velocemente uno alla volta i pavesini, disponeteli su una pirofila rettangolare, formando un primo strato, su cui verrà distribuita della crema.
Create altri due strati, di pavesini e crema come quello precedente, mettete la pirofila in frigorifero per circa 3 ore e, al momento di servire il Tiramisù, spolverizzarlo con un velo di cacao.
L' uso dei Pavesini è una variante ai biscotti Savoiardi.
Spero di aver accontentato i più golosi.-
Ps: - Dubbio...
" Questo è il mio post più cliccato in assoluto !!
Che il mondo blogger delle donne si trovi soltanto in cucina ? "
JGy
... intanto godiamoci una foto di Jake Gyllenhaal per iniziare bene la giornata, che sembra stia per ritornare in Italia.-
Che sia un segno del destino ?
martedì, aprile 28, 2009
lunedì, aprile 27, 2009
Pancia mia, fatti capanna...
È stato ideato dalla Fabbrica della pasta di Gragnano di Ciro Moccia, nella città famosa in tutto il mondo per l’arte bianca.
Proprio di arte si tratta: Ciro, a pensato al formato, la moglie Patrizia ( architetto ) lo disegna, il fratello Antonino la realizza.
Una famiglia intera dietro alla costruzione di un formato di pasta molto particolare, che ha richiesto 18 mesi di studi in collaborazione con 4 chef napoletani.
Ogni anno, la Fabbrica crea un formato nuovo.
Lo scorso anno toccò al " curniciello ", pasta rossa a forma di corno portafortuna.
Invece, quest’anno la " caccavella ", una pasta che pesa 50 grammi, è alta 6 centimetri ed ha un diametro di 9 centimetri.
Il perché del formato extra-large è spiegato direttamente dal suo ideatore:
" Gli chef e i ristoratori potranno sviluppare nuove idee in cucina – afferma Ciro Moccia – stimolando la fantasia alla ricerca di nuove ricette e accostamenti di sapori.
Ma il formato " mono ", si adatta anche alle richieste dei single ".
In ogni scatola ci sono 4 caccavelle, una per porzione, da farcire a piacimento.
La presentazione è avvenuta al Vinitaly, mentre la pasta più grande del mondo sarà venduta per la prima volta a “Sapori & Saperi 2009”, la kermesse enogastronomica in programma a Pompei, dal 24 al 27 aprile 2009, nell’area espositiva del Santuario.
domenica, aprile 26, 2009
venerdì, aprile 24, 2009
SkyWatch friday
A seconda del tipo di sguardo sotto il quale vogliamo vivere, potremmo essere suddivisi in quattro categorie.
La 1° categoria desidera lo sguardo di un numero infinito di occhi anonimi.
La 2° categoria è composta da quelli che per vivere hanno bisogno dello sguardo di molti occhi a loro conosciuti.
C'è poi la 3° categoria, la categoria di quelli che hanno bisogno di essere davanti agli occhi della persona amata.
E c'è infine una 4° categoria, la più rara, quella di coloro che vivono sotto lo sguardo immaginario di persone assenti.
Sono i sognatori.
giovedì, aprile 23, 2009
White and blue Rimini yachtin lifestyle
Saranno 250 le imbarcazioni esposte in acqua alla Marina Blu, la nuovissima darsena della città romagnola.-
L'evento è dedicato al business, ovvero ai grandi investitori che vogliono comprare degli yacht superlussuosi.-
Ma un aspetto dav' vero interessante è rappresentato anche dagli eventi che animeranno le serate in riviera.-
Party esclusivi, concerti, esibizioni live e sfilate di moda catalizzeranno l'attenzione di tutta Italia e dall'estero, nelle 4 serate di un weekend lungo che già si preannuncia imperdibile.
E quindi ?
Bhe, domattina levataccia per andare a Rimini.-
C'è qualcuno che vuol venire con me ?
Igor...
Ho spiegato a San Pietro che preferivo fermarmi quì, fuori dalla porta.
mercoledì, aprile 22, 2009
Oggi si celebra l' Earth Day...
In questo post, ho inserito un post non mio ma del blogger Zen-zero che la pensa come me, e che ha scritto ciò che esattamente avrei voluto scrivere io.-
Invito tutti a leggerlo, perchè a me è piacito moltissimo, ma se volete potete andarlo a rivedere nel suo blo personale : http://zenzeroguru.blogspot.com/ :
Salviamo l'abero della gomma....
Se rintracciate la notizia, la trovate in quei trafiletti di fondo pagina in fondo alle scarpe di Giselle o tra i gancetti del reggipetto di Kate. 587.000 ettari di alberi della gomma sono stati abbattuti in Sudan, una vera tragedia ambientale.
Da questo albero della famiglia delle mimose si estrae la migliore gomma arabica mondiale e questo prodotto, indispensabile per la schiuma della birra, avrebbe notevoli proprietà medicinali. Distratto dalle fantastiche caviglie della Bundchen sono riuscito però a farmi tornare in mente questa poesia di Raffele Carrieri :
Pietà,
pietà cuori duri
pietà per l'uccello migratore
che ha perduto un'ala in volo.
Pietà per l'orfano gitano
che s'è giocato a carte
sella e cavallo suicida in una prigione.
Pietà per il giovane Nessuno
ucciso in Cina o un qualsiasi altro luogo
clima, razza, condizione.
Pietà per chi muore all'impiedi
dentro una camera d'affitto.
Pietà per chi cade
pietà per chi si lascia cadere.
Pietà,
pietà cuori duri
voi che siete sempre seduti
ed apprendete dai giornali
la morte degli altri.-
Raffaele Carrieri
Dovrei finirla qui con questo post, ma vorrei risaltare il verso : " pietà per il giovane nessuno/ucciso in Cina ".
Perchè è facile commuoversi per il giovane pugile che muore in un incidente stradale, per il vecchio attore americano, per tutto quello che conosciamo e che ci fanno vedere.
Però quello che ci fà sentire veramente uomini è cercare fuori dal nostro cerchio di emozioni, ampliarlo, sentire la pietà per tutti i nessuno.
Solo così salviamo l'albero della gomma.
Vi sembrerà incredibile, io ci credo.
martedì, aprile 21, 2009
lunedì, aprile 20, 2009
Lasciai cadere il tempo sul tuo nome,
venerdì, aprile 17, 2009
il nostro salvadanaio...
Ma quanto ci costano i pirati ?
Questo interrogativo se lo è chiesto anche la Bbc, che prova a fare i conti in tasca ad ogni assalto nel Golfo di Aden e dintorni.-
Il conto complessivo non comprende solo il riscatto per la nave e l'equipaggio, ma tutta una serie di spese collaterali.-
Le cifre finora pagate per il riscatto vanno da 1 a 3.000.000 dollari.-
L'intera operazione di salvataggio può invece costare tre volte tanto.-
Vediamo come e perché.-
Prima di tutto c'è bisogno di un negoziatore professionista per patteggiare con i pirati.-
Costa tra i 2.500 e i 5.000 dollari al giorno.-
Moltiplicate questo onorario per i 2-3 mesi di durata media della trattativa e vi farete un' idea dell' esborso per questa voce.-
Bisogna aggiungerci la consulenza legale, necessaria soprattutto per evitare che gli accordi con i pirati violino le leggi locali.-
Si tratta di cifre spesso a sei zeri.-
L'eventuale scorta della marina yemenita costa 50.000 dollari per tre giorni.-
C'è poi la bolletta telefonica.-
Le trattative si svolgono con telefoni satellitari, anche perché i pirati utilizzano quello in dotazione alla nave appena assaltata.-
In breve, fatture da 40-60.000 dollari non sono rare.-
Finita la trattativa, bisogna consegnare il riscatto.-
E' un lavoro pericoloso, quindi le agenzie private di security presentano parcelle tra i 250.000 e i 500.000 dollari per svolgere il lavoro.-
Il bottino è generalmente paracadutato sul ponte della nave in ostaggio, il che significa noleggiare un aereo e personale esperto.-
Costa parecchio.-
E ci sono pure i costi assicurativi in caso si sbagliasse mira e il "pacchetto" finisse sul fondo
dell' oceano.-
Pare tuttavia che questo sia il metodo più sicuro.-
Infatti, in caso di consegna via mare, "si ha bisogno di un maggior numero di uomini armati perché c'è il rischio di essere attaccati da altri pirati, cosa che si è puntualmente verificata quelle poche volte che si è scelto questo metodo".-
Parola di Guillaume Bonnissen, esperto di assicurazioni navali.-
Viene poi il costo indiretto di non utilizzo della nave nel periodo del sequestro.-
Ogni giorno di mancato noleggio provoca danni tra i 20.000 e i 100.000 dollari.-
E va considerato che se anche una nave non è abbordata dai pirati, le aggressioni degli ultimi mesi hanno fatto crescere i costi assicurativi un po' per tutti: si parla di polizze tra i 25.000 e i 30.000 dollari per un viaggio in "acque pericolose".-
Alternative ?
Evitare il Golfo di Aden e circumnavigare l' Africa.-
Cioè prolungare il viaggio di un paio di settimane - con i relativi costi - e rischiare comunque di essere attaccati dai pirati lungo le coste dell'Africa orientale, più sicure ma non del tutto.-