Scambiare la propria casa con un'altra famiglia, per un weekend o qualche settimana dall'altra parte del mondo, diventa un modo diverso ed economico per scoprire posti nuovi, risparmiando e restando in un'atmosfera di familiarità.
Anziché affittare un appartamento o cercare rifugio nella seconda casa di qualche amico o parente, c'è qualcuno che preferisce scambiare la propria casa.
Questo è l'ultimo orizzonte nuovo dell'ospitalità e non solo.
Chi abbandona definitivamente ogni resistenza ed è disposto ad aprire la propria casa agli altri non sostiene solo se stesso e gli altri viaggiatori, ma favorisce la nascita di nuove amicizie, conoscenze e cooperazione tra Paesi e culture diverse.
Esistono diversi siti ed associazioni a cui appoggiarsi, soprattutto esteri, con un meccanismo il più delle volte simile:
- ci si iscrive ( pagando una quota che spesso comprende anche formule di assicurazione ).
- ci si presenta, indicando destinazioni e periodi preferiti (dal un solo weekend a qualche settimana).
- Si descrive non solo la propria abitazione ma anche i propri hobby.
Sbirciando on-line infatti non mancano annunci del tipo: " Se ami suonare la chitarra questa è la casa che fa per te ".
- ci si accorda.
Alla fine di tutto ciò, si paga solo il viaggio, ed in un periodo di crisi come questo, non è cosa da poco.
Per l'Italia c'è molta richiesta ma poca offerta:
purtroppo noi italiani siamo ancora molto diffidenti, sebbene i feedback ed i crediti facciano da presentazione e garanzia, e gli accordi per le agenzie che operano con serietà, siano rigorosamente registrati.
Il gruppo internazionale HomeExchange, tanto per citarne uno, vanta 40mila iscritti di cui 2.500 in Italia.
" I nostri iscritti in media fanno 3-4 scambi all'anno e non è difficile trovare qualcuno disposto a scambiare il suo appartamento a Los Angeles o Londra, con una casa in Italia " spiega Cristina Paggetti, responsabile della filiale italiana.
" Il culmine delle richieste - aggiunge Annalisa Rossi, responsabile di HomeLink, un altro tra i principali siti di scambio casa, con 50 anni di esperienza - lo registriamo proprio sotto il periodo natalizio.
Certamente all'inizio può fare uno strano effetto, soprattutto se l'accordo prevede ( e non è inusuale ) anche lo scambio e la condivisione dell'automobile ma poi ci si abitua: bisogna pensare che chi entra in casa tua è consapevole che tu stai abitando la sua e quindi si comporta di conseguenza. "
E tu, sei pronto ad aprire la porta ?
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by giorno26 ღ